“..li invito a fare esercizio a casa, ad associare un’emozione all’evento che l’ha generata e ai pensieri a cui è saldata.. Sono tutti esercizi di “ulteriorità”, per scoprire che la realtà è profonda più delle superfici e che, lasciandola entrare attraverso i sensi e interrogandola con mente e cuore, ci rivela il segreto dell’istante pieno e ricco, per evitare quelli che Montale ha definito “gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede”.” Da L’arte di essere fragili Alessandro D’Avenia